Rieti: costituito il comitato referendario provinciale “2 si per l’acqua bene comuneProsegue senza sosta il percorso organizzativo dei comitati per il sì ai referendum sull’Acqua Bene Comune. Dopo il comitato regionale, anche a Rieti mercoledì 23 febbraio è stato costituito il Comitato Referendario Provinciale “2 Sì per l’Acqua Bene Comune”. Nel corso di una riunione molto partecipata, con la presenza di rappresentanti di associazioni, sindacati, amministrazioni e movimenti di politici da tutti i territori della provincia, è stato tracciato il percorso che condurrà al coinvolgimento dei cittadini nei 73 comuni reatini.

In attesa di delineare un calendario delle iniziative congiunte su tutto il territorio provinciale, alcune organizzazioni aderenti hanno già lanciato diverse proposte e appuntamenti anche a supporto della campagna di autofinanziamento. La prima tappa è stabilita già per questo fine settimana: il 27 febbraio, in occasione dell'escursione naturalistica "da borgo a borgo" alla Riserva Tevere-Farfa ci sarà spazio per parlare di foreste e salvaguardia delle risorse idriche.
Il 6 marzo sarà dedicato ad un'altra escursione itinerante su tutta la Piana di San Vittorino, tra le Terme di Vespasiano, il Lago di Paterno e le Sorgenti del Peschiera,
dove si coglierà l'occasione per ricordare il perdurare dell'illegittima privatizzazione delle acque che alimentano Roma e gran parte della Sabina e dove sarà programmata a breve anche una manifestazione da parte dei Sindacati confederali.

A ROMA SABATO 26 MARZO

il Forum italiano dei movimenti per l'acqua e il Comitato Referendario 2 SÌ per l'acqua bene comune hanno da tempo proposto la realizzazione di una grande manifestazione nazionale a Roma per sabato 26 marzo 2011.
Per il movimento per l'acqua, la manifestazione avrà lo scopo di lanciare l'ultima tappa della battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua, quella che, dopo la straordinaria campagna di raccolta firme e ottenuto il via libera della
Corte Costituzionale, porterà il popolo italiano a votare nella prossima primavera ai referendum proposti.
La volontà di tutti è che, sin dalla sua costruzione, la giornata del 26 marzo divenga però un appuntamento e uno spazio aperto a tutte le lotte in corso sui beni comuni e la democrazia

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